Skip to main content
Infezioni dentali

Afte in bocca: i rimedi della nonna possono aiutare?

Alcuni rimedi della nonna, naturali e casalinghi, da provare per ottenere un po’ di sollievo dalle afte in bocca.
24 Settembre 2025
afte in bocca rimedi della nonna
Foto: Bit245
Indice dei contenuti
Poco tempo per leggere? Detta fuori dai denti…
Le afte in bocca sono piccole ulcere dolorose che possono rendere difficili azioni quotidiane come mangiare o parlare. Quando si presentano in forma lieve o ad uno stadio iniziale, per curarle si possono provare alcuni “rimedi della nonna”: tra questi ci sono risciacqui con acqua salata, bicarbonato, oli essenziali o infusi, miele, propoli e gel contenenti aloe vera. Questi rimedi si rivelano utili anche come coadiuvanti ai farmaci nelle forme di intensità moderata per alleviare i sintomi ed accelerare la guarigione. Tuttavia, quando le afte sono grandi, persistenti e ricorrenti il parere di un medico e la terapia farmacologica rimangono essenziali.

Le afte in bocca sono lesioni di piccole dimensioni ma di grande impatto sulla vita quotidiana. A causa di queste ulcere, infatti, anche azioni come mangiare e parlare diventano dolorose.

In questo articolo proveremo a capire se esistono dei rimedi naturali e casalinghi (i cosiddetti “rimedi della nonna”) capaci di alleviare il fastidio, indagandone il ruolo (di coadiuvante o sostituto?) rispetto alla terapia farmacologica. 

Alcuni alleati naturali contro le afte in bocca

Tra i più noti “rimedi della nonna” contro le afte in bocca ci sono:

  • Risciacqui con bicarbonato: diluisci un cucchiaino di bicarbonato in un bicchiere di acqua tiepida e risciacqua la bocca più volte al giorno per un’azione antisettica e lenitiva
  • Acqua e sale: sciogli un cucchiaino di sale in acqua tiepida e fai uno sciacquo di almeno 15-30 secondi, più volte al giorno. Otterrai un effetto disinfettante e disinfiammante.
  • Aloe vera: l’aloe è una pianta versatile dalle molteplici qualità. Tra queste, la proprietà lenitiva e cicatrizzante, che la rendono particolarmente indicata per il trattamento delle afte. In commercio esistono dei gel contenenti aloe vera applicabili direttamente sulla lesione.
  • Oli essenziali: il tea tree oil e l’olio di cocco hanno proprietà antinfiammatorie e antibatteriche, mentre l’olio di chiodi di garofano è un analgesico naturale. Diluisci qualche goccia in acqua tiepida per uno sciacquo o tampona direttamente e delicatamente l’afta con un po’ di cotone. Con l’olio di cocco, invece, puoi provare a fare uno sciacquo seguendo la tecnica dell’oil pulling
  • Infusi e tisane: la calendula, la salvia, la malva e la camomilla hanno proprietà lenitive e calmanti. Prepara un infuso e lascialo raffreddare, poi esegui il risciacquo per alleviare il bruciore. 
  • Miele e propoli: antibatterici naturali, se applicati sulla lesione possono accelerarne la guarigione.  

I rimedi della nonna bastano?

Una volta esaminati i principali “rimedi della nonna”, resta da chiedersi se possano bastare per curare efficacemente le afte in bocca, senza ricorrere a terapie farmacologiche. Si può dire che ci sono delle situazioni in cui spesso le cure naturali si rivelano sufficienti:

  • In caso di un’afta piccola, singola, che compare di tanto in tanto e comporta un dolore moderato.
  • Nei primi giorni, come intervento precoce, per contenerne l’evoluzione.

Nei casi di moderata intensità, i rimedi naturali possono essere utilizzati come coadiuvanti ai farmaci per ridurre i sintomi ed accelerare la guarigione.

Quando sono necessari i farmaci?

Le circostanze che richiedono, invece, oltre che il parere di un medico un intervento farmacologico sono:

  • Presenza di afte grandi, profonde, molto dolorose
  • Ricorrenza frequente, che peggiora la qualità di vita
  • Persistenza per più di 1‑2 settimane senza miglioramento
  • Presenza di sintomi sistemici o segni di infezione locale marcata
  • Carenze di ferro, folati e vitamina B12 o presenza di malattie autoimmuni/ altre patologie. In questi casi curare l’afta non basta, ma occorre andare a fondo della causa che l’ha scatenata. 

Conclusione

I “rimedi della nonna” possono costituire una valida alternativa ai farmaci quando le afte sono ad uno stadio iniziale, quando sono di piccole dimensioni e provocano un dolore contenuto.

Nei casi di moderata intensità possono rivelarsi degli ottimi coadiuvanti, ma quando le lesioni iniziano ad essere profonde, a comparire frequentemente o faticano a guarire le terapie farmacologiche rimangono necessarie.

Se le afte ti tormentano e non riesci a trovare una soluzione, prova a parlarne con un Dentista di Fiducia: si tratta di professionisti che, per aver superato la nostra check-list di affidabilità, come pazienti ci sentiamo di consigliarti.


In questo articolo abbiamo parlato di:

Richiedi un contatto da un Dentista di Fiducia

Siamo pazienti come te. Abbiamo provato e selezionato solo studi dentistici e centri odontoiatrici che abbiano conseguito con successo la Check-list della Fiducia.

Compilando il modulo seguente sarai contattato senza impegno da uno dei nostri Dentisti di Fiducia per ricevere maggiori informazioni.

Checklist del Dentista di Fiducia

  1. Tempo di risposta alla prima telefonata
  2. Modalità di risposta e tono di voce
  3. Disponibilità e flessibilità nel fissare una Prima Visita
  4. Disponibilità e flessibilità nel fissare una visita in Urgenza
  5. Modalità di accoglienza in sala d’attesa
  6. Modalità di introduzione allo studio
  7. Facilità e semplicità del percorso all’interno dello studio
  8. Senso di accompagnamento
  9. Relazioni umane del team
  10. Livello di ascolto del personale medico
  11. Livello di comprensione delle esigenze, paure e dubbi del paziente
  12. Livello di chiarezza espositiva
  13. Livello di gestione del preventivo e delle modalità di pagamento
  14. Livello di memorabilità e unicità dell’esperienza vissuta
  15. Livello di pre e post servizio e customer care

Di più