Il fatto che il fluoro sia importante per la salute dei denti e la prevenzione delle carie, in età pediatrica ma non solo, è riconosciuto. Negli ultimi anni, però, si è dibattuto molto sulle modalità in cui somministrarlo per ottenere risultati soddisfacenti.
In questo articolo proveremo a capire che cos’è il fluoro, cosa succede quando ne viene consumato troppo o troppo poco e come orientarsi per una corretta somministrazione.
Perché il fluoro è importante per i denti?
Il fluoro è un minerale che, a contatto con lo smalto dentale, ha la facoltà di renderlo più forte, perché trasforma i cristalli di idrossiapatite che in parte lo compongono in una sostanza più resistente, la fluorapatite. In questo modo, i denti riescono a resistere meglio agli attacchi acidi dei batteri cariogeni. Sempre per azione del fluoro viene contrastata l’adesione dei batteri (in particolare dello Streptococco Mutans, principale responsabile della carie) alla superficie dentale.

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Fluoroprofilassi topica o sistemica?
Capire come effettuare efficacemente la somministrazione del fluoro, è fondamentale per la salute dei nostri denti.
Ad oggi le linee guida OMS sulla fluoroprofilassi, raccomandate anche dal Ministero della salute, suggeriscono una somministrazione topica, e non sistemica, del fluoro. Quest’ultima, che qualche tempo fa andava per la maggiore, prevedeva l’assunzione di gocce o integratori già durante la gravidanza e poi in fase pre-eruttiva.
L’effettiva efficacia di questo metodo, però, è stata messa in dubbio. Fatta eccezione per situazioni particolari individuate dal pediatra di riferimento, quindi, per raggiungere l’apporto sufficiente a prevenire le carie basterà lavare accuratamente i denti del bambino con appositi dentifrici al fluoro.
Effetti della carenza o dell’eccesso di fluoro
Perché il fluoro possa giovare ai denti è fondamentale un consumo bilanciato. Un apporto insufficiente, infatti, rende i denti più esposti alle carie. D’altro canto, un consumo eccessivo può portare alla fluorosi dentale, una patologia che comporta la comparsa di macchie bianche o gialle sullo smalto che, nei casi più importanti, diventa poroso e fragile.
I quantitativi consigliati
Per un’assunzione bilanciata di fluoro, i quantitativi consigliati sono questi:
- 6 mesi-6 anni: lavare i denti con un dentifricio che contenga almeno 1000 ppm (parti per milione) di fluoro per 2 volte al giorno. Ma quanto dentifricio mettere sullo spazzolino? La dose suggerita è la cosiddetta “pea-size”, ovvero una piccola pallina della dimensione di un pisellino. Per evitare che il bambino ingerisca più dentifricio del dovuto, è importante che il genitore lo supervisioni e lo aiuti a spazzolare bene i denti. In casi particolari (come ad esempio soggetti ad alto rischio carie o quando il ricorso al dentifricio risulta oggettivamente difficile), previo accordo con il pediatra o il pedodontista, si possono usare in integrazione gocce, compresse, appositi gel o vernici al fluoro.
- 6+ anni: dentifricio con almeno 1000 ppm di fluoro per 2 volte al giorno.

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Conclusione
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