La respirazione orale è un fenomeno molto comune. L’AIPRO sottolinea come un bambino su tre non respiri correttamente e come questo fenomeno sia in costante aumento.
Cos’è la respirazione orale
Tra le azioni che facciamo inconsciamente, c’è sicuramente la respirazione. Respirare è fondamentale per la nostra sopravvivenza e per il corretto funzionamento del nostro organismo.
Per questo motivo, alcune delle più antiche tradizioni mediche al mondo hanno sviluppato e perfezionato tecniche per favorire una respirazione corretta, come il Qi Gong in Cina o il Pranayama in India.
Spesso però, soprattutto in età infantile, è comune incorrere nella cosiddetta respirazione orale. Questo fenomeno può essere causato da molteplici fattori, ad esempio:
- Problemi anatomici: nel caso del setto nasale deviato, la cartilagine e l’osso che separano le narici si trovano in una posizione anomala, creando ostruzione nelle vie respiratorie.
- Apnee notturne: l’ingrossamento delle adenoidi e delle tonsille può portare ad un’ostruzione delle vie respiratorie superiori, portando il bambino a respirare con la bocca.
- Ostruzione nasale: in questo caso la presenza del muco favorisce la respirazione orale.
- Cattive abitudini: l’utilizzo prolungato del ciuccio o la suzione del pollice possono portare allo sviluppo di modalità respiratorie scorrette.

Foto di: patrick Schneider
Quali sono i sintomi della respirazione orale?
Riconoscere i sintomi è il primo passo per poter intervenire. Se non viene corretta tempestivamente, questa modalità di respirazione può portare a numerose problematiche in fase di sviluppo.
I bambini che respirano mediante cavo orale spesso presentano alcune particolari caratteristiche, come:
- Allungamento del viso e zigomi piatti, con narici strette e sorriso gengivale.
- Posizione bassa della lingua e conseguente alterazione nello sviluppo palatale (a forma di V, stretto e profondo) e dell’arcata dentale superiore.
- Rotazione della mandibola.
- Malocclusioni.
- Ingrossamento delle tonsille.
- Alterazioni della colonna vertebrale, scapole alate, spalle ruotate in avanti, petto incavo, ventre gonfio e prominente.
- Possibile sviluppo di obesità o eccessiva magrezza.
La respirazione orale ha effetti importanti anche sulla qualità del sonno, portando a frequenti episodi di stanchezza diurna.
Come si può intervenire?
Dal momento che la respirazione orale può avere delle importanti ripercussioni sullo sviluppo dello scheletro maxillo-facciale, è opportuno rivolgersi ad uno specialista al manifestarsi dei sintomi.
Spesso è il dentista o il pediatra a notare la presenza di una disfunzione respiratoria e quindi a suggerire una visita dall’otorinolaringoiatra e dall’ortodontista. In questo caso, si procede attraverso un trattamento ortodontico precoce, volto a correggere le cattive abitudini respiratorie del bambino prima che lo sviluppo cranio-facciale si completi.
Il trattamento si articola in due fasi:
- Trattamento con apparecchio mobile: nella prima fase si interviene mediante l’apposizione di un apparecchio mobile, quindi rimovibile.
- Trattamento con apparecchio fisso: nella seconda fase, invece, l’apparecchio viene utilizzato per migliorare l’assetto complessivo delle arcate dentali.
A volte, per correggere la forma allungata del viso, si utilizza l’espansore palatale. Si tratta di un apparecchio ortodontico che serve ad allargare il palato e correggere il morso incrociato.

Foto di: Alex Bodini
Conclusione
La respirazione orale, se non affrontata per tempo, può influire in modo significativo sulla salute del bambino.
Se noti i primi segnali, parlane con il pediatra o con uno dei nostri Dentisti di Fiducia. Saremo al tuo fianco per individuare insieme il percorso di cura più adatto al tuo bambino.
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