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Pulpite: le cause, i sintomi e come curarla

Pulpite: le cause, i sintomi e come curarla

Pubblicato il
25 Settembre 2024
Poco tempo per leggere? Detta fuori dai denti…
La pulpite è un’infiammazione della polpa dentaria, spesso causata da carie, traumi o bruxismo. Si distingue in pulpite reversibile, con un dolore temporaneo e trattabile, e irreversibile, che richiede la devitalizzazione o nei casi più gravi l’estrazione del dente. Prevenire questa malattia è possibile con una buona igiene orale e visite regolari dal dentista. Una diagnosi precoce è essenziale per evitare complicazioni come ascessi o cisti.
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La pulpite è una patologia orale che riguarda la polpa dentaria e porta all’infiammazione del dente con conseguente dolore. Si tratta infatti di una delle cause più comune di mal di denti, vediamo insieme di che cosa si tratta e come curarla.

Cos’è la pulpite

La polpa dentaria (nota anche come endodonto) è un tessuto molle che contiene arteriole, venule, terminazioni nervose e cellule che producono la dentina. La pulpite è dunque un’infiammazione della polpa che può risultare particolarmente dolorosa

Spesso l’origine è un’infezione batterica causata dalla carie, che penetra fino a raggiungere la polpa dentaria. Altre cause possono includere fratture dentarie che espongono la polpa ai batteri, oppure bruxismo o malocclusioni che alterano l’equilibrio della masticazione. Inoltre, anche la scarsa igiene orale può essere causa di un’infezione alla polpa.

La pulpite è un'infiammazione della polpa che può risultare particolarmente dolorosa

Sintomi della pulpite

La pulpite può essere estremamente dolorosa e si manifesta in due forme principali: pulpite reversibile e pulpite irreversibile.

Nel caso di pulpite reversibile, i sintomi tendono a essere meno intensi. Il dolore è solitamente di breve durata e si manifesta in risposta a stimoli specifici, come l’assunzione di cibi o bevande calde, fredde o zuccherate. Questo tipo di dolore scompare non appena lo stimolo viene rimosso.

La pulpite irreversibile, invece, presenta sintomi molto più intensi e persistenti. Il dolore può essere pulsante e non legato a specifici stimoli esterni. Questa tipologia di pulpite indica un danno grave e irreversibile alla polpa dentaria. Se non trattata, la pulpite può portare a complicazioni come ascessi dentali, cisti e parodontite.

Come curare la pulpite al dente

ll trattamento della pulpite dipende dalla sua gravità.

Nel caso di pulpite reversibile, è possibile salvare la polpa dentaria rimuovendo la causa scatenante, come una carie o una lesione, e proteggendo il dente con un’otturazione o una ricostruzione.

Se si tratta di pulpite irreversibile, la polpa è danneggiata in modo permanente. In questo caso, è necessario ricorrere alla devitalizzazione, un trattamento che rimuove la polpa infetta e sigilla i canali radicolari. Nelle situazioni più gravi, è necessaria l’estrazione del dente.

Ricorda, una diagnosi precoce è fondamentale per evitare complicanze e preservare la tua salute orale.

Come prevenire la pulpite 

Prevenire la pulpite è possibile attraverso una corretta igiene orale e visite regolari dal dentista. La pulizia quotidiana, che include non solo l’uso dello spazzolino ma anche del filo interdentale, aiuta a rimuovere la placca e prevenire la formazione del tartaro. Le visite di controllo, invece, permettono di individuare precocemente le carie e altre problematiche orali prima che si trasformino in pulpite.

È importante limitare anche il consumo di cibi zuccherati e bevande acide, che possono indebolire lo smalto dentale. Inoltre, in caso di bruxismo, l’uso di una protezione dentale come il bite aiuta a prevenire l’insorgenza di questa patologia.

Una corretta pulizia quotidiana, che include non solo l’uso dello spazzolino ma anche del filo interdentale, può aiutare a prevenire la pulpite

Conclusione

Se avverti uno o più sintomi della pulpite, è fondamentale consultare il dentista per una valutazione accurata e un trattamento su misura.

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